La falconeria, antica arte della caccia, nacque sugli altopiani delle steppe asiatiche circa 4000 anni fa.
Gli uomini falconieri, che localmente vengono chiamati Berkuci, andavano a cavallo con le loro aquile e cacciavano volpi, conigli e persino lupi. Andare a caccia nella vastità delle steppe senza armi da fuoco non era certamente facile e l’aquila diventò il miglior alleato dell’uomo aiutandolo a procurarsi la carne necessaria per la propria sopravvivenza.
L’arte della falconeria viaggiò con le carovane dalla Persia fino in Arabia, dove venne perfezionata la tecnica della caccia col falcone la quale viene praticata ancora oggi.
Successivamente Federico II di Hohenstaufen, imperatore di Germania, Italia e Gerusalemme, portò in Europa le conoscenze sulla falconeria che aveva acquisito durante i suoi lunghi viaggi in Arabia.
L’imperatore fu anche un fine letterato e il suo spirito scientifico si manifestò nel trattato “ De Arte Venandi Cum Avibus” (“L’arte di cacciare con gli uccelli”) che ancora oggi è considerato il testo fondamentale nel campo dell’osservazione e studio dei rapaci.
Oggigiorno i falconieri professionisti offrono la possibilità di assistere a vere e proprie rappresentazioni con i rapaci mostrandone le acrobazie di volo, cercando anche di ridestare l’interesse per l’arte della falconeria che per molti secoli ha affascinato l’umanità.
Durante lo spettacolo, mentre i rapaci volano, il falconiere narra la storia della falconeria e spiega l’importante ruolo dei rapaci per il mantenimento dell’equilibrio di tutto il nostro ecosistema.
Le rappresentazioni, vengono svolte con grande passione da parte dei falconieri che fanno volare non solo falconi bensì anche aquile, gufi, poiane ,avvoltoi e altri rapaci illustrando le particolarità e le caratteristiche delle diverse specie e descrivendo i differenti habitat.
La falconeria, praticata correttamente e in modo professionale, offre a tutti coloro che lo desiderano l’opportunità di osservare il mondo dei rapaci da vicino, nel completo rispetto del loro naturale comportamento di volo senza sottoporre l’animale ad artificiosi ammaestramenti.
Inoltre chi, accanto all’arte della falconeria, ha appreso anche quella dell’equitazione, é in grado di offrire al pubblico un viaggio nel tempo, mettendo in scena battute di caccia, così come venivano praticate a corte, aiutandosi con musiche e costumi d’epoca, con i differenti stili nel sellare e cavalcare, proprio così come si susseguirono a partire dal periodo medievale sino ad arrivare alla famosa scuola di equitazione spagnola. I falconieri hanno da sempre attivamente collaborato con i progetti, sostenuti in particolare dalle associazioni ambientaliste, volti alla salvaguardia di specie minacciate dal pericolo di estinzione.
Basti pensare al grande lavoro fatto a partire dagli anni ’60 per reintrodurre in natura il falco pellegrino, decimato dall’utilizzo di fertilizzanti e prodotti chimici,come il DDT, utilizzati nell’agricoltura industriale. L’allevamento e la riproduzione di uccelli rapaci è un sapere che si costruisce con anni di duro e paziente lavoro; il risultato viene messo a disposizione di tutta la comunità. Le rappresentazioni, sono un’occasione per avvicinare il grande pubblico, i giovani e gli allievi di ogni ordine di scuola alla natura; un momento di svago e di formazione , di divertimento e di apprendimento sugli aspetti biologici e naturalistici .
Per chi ha fatto della falconeria il proprio lavoro, la rappresentazione è anche un momento di relazione sociale, di intensa emozione, di comunicazione e di condivisione di un’eredità culturale che è patrimonio di tutta l’umanità.